Il coraggio piu' grande e' svegliarsi di buon umore



Allora, dovete sapere che a Radio Popolare in redazione esiste una specie di sirena che inizia a strillare quando o non sta andando in onda nulla (e capita in genere le prime volte che vai in onda perche', con tutte le cose che ti devi ricordare, ti dimentichi piuttosto facilmente di prendere la linea. E quindi tu sei li' che credi di trasmettere e invece non va in onda niente), o quando il volume scende sotto un certo livello.

Ora, se ascoltate le mie selezioni a Prospettive Musicali, sapete che almeno una mezz'ora di dischi ECM nell'ultima ora di trasmissione li trasmetto sempre. E tutte le domeniche succede la stessa cosa: la sirena inizia a strillare.

Le prime volte entravano in studio trafelati o Giancarlo Nostrini, che tutte le domeniche dopo La sacca del diavolo traffica su Facebook per un paio d'ore, o Vito War, che in genere arriva in radio un'ora prima dell'inizio di Reggae Radio Station, o entrambi. E mi trovavano li' serafico che mi ascoltavo in cuffia le note in silenziosa dissolvenza di Misha Alperin o di Jan Garbarek. Ora ovviamente non ci fanno piu' caso e sopportano con pazienza la sirena.

Da qualche settimana pero', senza dire nulla, i tecnici hanno fatto quella che immagino dovrebbe essere secondo loro una miglioria. E cioe' dopo un po' che suona la sirena, parte in automatico un MP3 scelto a caso dal computer.

Cosi' durante la prima puntata dell'anno, mentre mi stavo beando con una delle silenziosissime Miniatures di Glauco Venier, ecco che e' partito un pezzo imprevisto. Io, immaginatevi, sono trasalito e appena ho capito come fare l'ho sfumato (come potete sentire nella radioregistrazione). E abbiamo ripreso l'ascolto di Venier.

Riascoltando la radioregistrazione mi sono reso conto dalla voce piuttosto inconfondibile di Militant A che si doveva trattare di un pezzo degli Assalti Frontali. Inserendo nella finestrella di Google la prima parte del testo, ho scoperto che e' un brano intitolato Io sono con te.

L'ho ascoltato da allora non so quante volte. Militant A l'ha dedicato a suo figlio, ed ha un testo formidabile, ma davvero. Il coraggio piu' grande e' svegliarsi di buon umore, fare un sorriso, dirti buongiorno, prepararti la colazione. Bellissimo. Non sono un papa' ma se fossi un papa' penso che mi piacerebbe tantissimo tutte le mattine svegliare mio figlio con un sorriso e gli farei trovare sul tavolo della cucina una bella colazione. Non so dove lo prenderei quel sorriso, ma sono sicuro che per lui o lei un sorriso lo troverei sempre. Sempre proprio, non importa cosa.

Ieri mattina mentre controllavo i conti della banca, che mi avessero accreditato lo stipendio, addebitato le spese di condominio correttamente, ecc., sentivo su RAI Radio 3 uno dei miei programmi preferiti, La lingua batte. E' un programma, per chi non lo conoscesse, sulla lingua italiana. Per me che parlo, scrivo, leggo tutto il giorno in una lingua che non e' la nostra, la lingua italiana e' una coperta caldissima nella quale mi avvolgo ogni volta che posso. Un tornare nel ventre materno per un po'.

E a un certo punto e' saltato fuori proprio Militant A, intervistato sui suoi testi. Militant A, ho scoperto da quella intervista (che dovreste ascoltare), e' una persona bellissima, ma sul serio. Fa tanto lavoro per la scuola di suo figlio e per i suoi compagni, molti dei quali immigrati. Ha scritto pure un pezzo rap sulla Costituzione.

E insomma, volevo dire che sono contento che sia partita quella traccia dal computer della radio perche' cosi' l'ho conosciuta. E che la prossima volta, Militant A, prometto che non la sfumo, la faccio ascoltare fino alla fine e dico a tutti che sei proprio una bella persona.

Commenti

albertocchio ha detto…
ma che figata… altro che le menate sulla politica, il lavoro, etcetera…
quelle piccole stronzate che succedono per caso, basta farci caso, basta essere curiosi, basta essere… un po' diversi, bearsi di cose che la maggior parte della gente nemmeno vede e se lo fai notare ti prendono per fuori di testa.
io ho un figlio [15enne domani, guarda caso] che ĆØ un ordigno nucleare… sorriso al mattino? e chi riesce a farlo? ti seppellisce di parole prima che tu riesca a riconoscere che sei sveglio… perĆ² sua madre cerca di fare ogni mattina quel che dici tu, potrebbe dormire ancora un po' senza problemi [noi ci alziamo alll 6.30] invece se ne arriva trafelata in cucina a preparere da mangiare alla belva… non so come fa, io purtroppo non riesco a svegliarmi spesso con il sorriso, spesso ĆØ il contrario… ahimĆØ.
ciao ʒabio, ti auguro che tutte le tue mattine siano meglio di come te le immagini.
Fabio ha detto…
Caro Alberto, grazie per il tuo messaggio e auguri a tuo figlio! La figlia della mia compagna ha compiuto 15 anni l'anno scorso e le abbiamo fatto il regalo che desiderava piu' di tutti: una cena nella quale fossimo presenti suo padre e io, insieme.

Organizzarla non fu semplice. Scrissi una mail a suo padre spiegandogli quanto Francesca avrebbe voluto avere sua madre, suo padre, suo fratello e me a festeggiarla. Per un paio di settimane non ricevetti risposta. Poi fu proprio Leonardo, il fratello di Francesca, a convincere il padre.

Fu una serata molto bella. Il padre di Francesca mi immaginava del tutto diverso. Dopo la cena rivelo' agli altri partecipanti al compleanno che gli aveva fatto piacere conoscermi e che non immaginava che io fossi una persona sensibile e in fondo malinconica. Dimostrando, avendo colto questo tratto in me, di essere anche lui sensibile e profondo.

Hai fatto affiorare in me questo bel ricordo e per questo ti ringrazio tanto.
albertocchio ha detto…
…e siamo entrati in zona "intermittenze del cuore" proustiane o nello "stream of consciousness" Joyciano…
h.a.v.e.a.g.o.o.d.w.e.d.n.e.s.d.a.y.
Fabio ha detto…
Si' e anche un po' nelle atmosfere dei film che qui a Londra proiettano all'Istituto Culturale Francese :)

Buon pomeriggio e ancora auguri al festeggiato! Spero che stamattina abbia trovato ad attenderlo una colazione eccellente :)
alessandro ha detto…
Caro Fabio,
due trucchetti semplici semplici per ovviare ai due problemi tecnici che illustri:

(1) "con tutte le cose che ti devi ricordare, ti dimentichi piuttosto facilmente di prendere la linea”: per evitarlo, io seleziono “tuner” come fonte del segnale che sento in cuffia. In tal modo dalla cuffia ascolto la radio, cioĆØ ascolto quello che ascoltano gli ascoltatori a casa. Se non ho preso la linea, la cuffia risulta muta. Se invece di “tuner” ĆØ selezionato “studio”, in cuffia senti ciĆ² che esce dal mixer anche se non sta andando in onda.

(2) la sirena strilla “quando il volume scende sotto un certo livello” nonostante (immagino) tu abbia giĆ  portato la massimo, sul mixer, il cursore di quel canale e quello generale. Hai un’ulteriore possibilitĆ : il potenziometro “gain”, che sta proprio in cima alla barra corrispondnete a quel canale. A differenza dei cursori di cui sopra (che detrminano il volume di uscita del segnale dal mixer), quello determina il volume di entrata del segnale dal lettore cd al mixer; il risultato finale ĆØ comunque un segnale piĆ¹ forte e quindi una sirena che non suona.

Certo, in entrambi i casi, oltre a non suonare la sirena, non parte neppure in automatico l’mp3 tappabuchi, privandoti cosƬ della possibilitĆ  di scoprire fortuitamente una bella canzone che non conoscevi.

Quindi a te la scelta: sirena + scoperte casuali, oppure niente sirena (nel qual caso cercherĆ² di ricordarmi di fotografare i potenziometri e pulsanti in questione).
Fabio ha detto…
Ciao Alessandro,

Grazie per i consigli.

In genere trovo il segnale in cuffia gia' in tuner. Lo intuisco perche' sento Nostrini che come sai va in onda dallo studio 3. Faccio solo uno switch temporaneo per provare il microfono, che di solito viene lasciato da Facchini/ Gattuso a un livello piuttosto basso. Poi rigiro su tuner, come suggerisci.

Il gain lo uso ogni volta, ma a volte con i dischi ECM (e ECM New Series, soprattutto) non basta. Il caso di Venier e' un valido esempio. In mezzo ad alcune tracce ci sono suoni davvero flebili (campanellini suonati dal vento per esempio) che anche se giri la manopolina fino a fine corsa non raggiungono nemmeno la prima tacca del vumetro e quindi fanno suonare la fantomatica sirena.

Vito suggeriva un piu' brutalista "Dai qualche colpetto sul microfono" :D