I dischi del 2016: # 3


MARKUS STOCKHAUSEN/ FLORIAN WEBER
Alba.

Alla musica, se la amiamo davvero, dobbiamo dedicare uno spazio centrale nelle nostre vite. Solo quando questo accade, ci accorgiamo di dischi che richiedono attenzione senza interruzione per esprimere tutta la loro silenziosa poesia.

Quella composta dal pianista Florian Weber e dal trombettista e filicornista Markus Stockhausen (figlio del compositore Karlheinz Stockhausen) e' musica di profonda introspezione.

Composta non e' peraltro una parola che si applica a ogni traccia, dato che l'album alterna pagine scritte a libere improvvisazioni.

Consiglio di ascoltare Alba nelle ore piu' quiete della giornata (come il titolo sembra suggerire), in sequenza con A cosmic rhythm with each stroke, la collaborazione tra Vijay Iyer e Wadada Leo Smith, pubblicata proprio all'inizio del 2016.

Sono dischi molto diversi, ma che si complementano bene tra loro se volete esplorare le possibilita' espressive dell'incontro tra piano, tromba e molto, molto meditativo silenzio.

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