Perche' no



Dev'essere qualcosa che si nota piu' guardandovi da fuori, perche' mi sembra che pochi commentatori in Italia se ne rendano conto.

Ma non e' normale che si sprechino anni per riformare l'apparato istituzionale e la legge elettorale quando la situazione economica e occupazionale (aggravata dall'assenza di leggi anti-corruzione, anti-evasione, anti-trust, di una legge per la protezione del suolo, dalla messa in sicurezza degli edifici nelle aree sismiche e da altre misure urgenti che in questo momento certamente dimentico) richiederebbe un'indivisa attenzione da parte del governo del Paese.

In particolare, anziche' continuare a fare il burattino alla televisione a qualunque ora del giorno e della sera, ci si aspetterebbe che un Presidente del Consiglio preparasse e rendesse nota un'agenda per affrontare questi problemi.

E poi in linea di principio un Presidente del Consiglio, specie se non eletto, dovrebbe unire il Paese, non scatenare una battaglia che lo divida in fazioni generando un'animosita' della quale proprio non si sentiva la mancanza.

Insomma, da fuori si vede un Paese piu' bloccato e diviso di quanto sia mai stato.

E' un Paese impantanato in sterilissime riforme che complicheranno l'iter legislativo e lo rallenteranno ulteriormente, dato che il Senato (anche quello composto da nominati, non da eletti) potra' riunirsi solo saltuarialemente, come una specie di dopolavoro di sindaci e consiglieri regionali.

Che con la riforma del titolo quinto arrogheranno allo Stato centrale competenze che ha senso restino alle Regioni (per esempio l'autorizzazione a inceneritori e impianti di stoccaggio di rifiuti): impedendo cosi' ai cittadini di essere custodi del proprio territorio.

Io mi auguro, di cuore per un Paese che sento ancora cosi' mio, che queste riforme molto distanti dal volere dei nostri Padri Costituenti (i quali disegnarono una raffinatissima architettura di pesi e contrappesi che garantisse lo svolgimento del dibattito democratico senza ulteriori rischi autoritari) vengano bocciate per queste, queste e queste ragioni.

Ho convintamente votato No e addirittura, approfittando del fatto che il Consolato e' proprio nella mia Clerkenwell, ho fatto una piccola diversione dai miei percorsi abituali e ho consegnato il mio plico a mano per assicurarmi di non essere vittima di disguidi postali.

Ora tocca a voi.

Commenti

L. ha detto…
io sto arrivando, per dirti l'estenuazione del "dibattito", a sperare quasi che vinca il SƬ per chiedere conto poi dei miracoli promessi.
Stamani ho dovuto frenarmi per non attaccare briga con un sostenitore del SƬ (che anche tu hai conosciuto, per motivi di blog e di lavoro) secondo cui i problemi dell'Italia sarebbero la mancanza di memoria (!!!), il NIMBY (?) e....l'invidia(sic).

Unico punto del tuo post sul quale tecnicamente devo correggerti ĆØ quello delle leggi anticorruzione: in Italia negli ultimi anni ne sono state prodotte a bizzeffe, e ovviamente oscure per cui seguite da circolari esplicative ma mai del tutto (almeno nel settore di cui mi occupo) il che ha fatto sƬ che il lavoro amministrativo spesso si traduca nel controllo dell'osservanza di determinati adempimenti da parte di determinati soggetti, paralizzando il resto.
Se vuoi farti un'idea della superfetazione di norme sul tema puoi consultare il sito
www.anticorruzione.it
Fabio ha detto…
Ciao L.!

Beh, mancanza di memoria sara' forse la loro, dato che solo pochi anni fa il bicameralismo ci ha protetti dalle riforme berlusconiane (anche se nulla ha potuto, ahinoi, rispetto al renzismo, che e' berlusconismo al cubo. Ma si vede che i sostenitori del Si' sono troppo concentrati sulla memoria per acquisire consapevolezza del presente attorno a loro!).

E poi Cgil, Fiom, Magistratura democratica, Associazione partigiani, costituzionalisti e intellettuali progressisti, la sinistra Pd, la galassia ex-Sel, Possibile, i 5 Stelle, LibertĆ  e Giustizia, il Fatto, il manifesto, Micromega e molte firme di Repubblica hanno tutti perso la memoria?

Il NIMBY poi cosa significa, se non difesa del territorio? Quindi secondo loro ci si dovrebbe sentire colpevoli perche' si difende l'ambiente in cui si vive da un inceneritore, da una centrale, da una discarica, da una linea ferroviaria e da un'autostrada inutili?

E l'invidia di cosa, lo dicono? Tra l'altro non era un leit motiv dei sostenitori di Berlusconi?

Ho fatto un giretto sulla pagina dell'autorita' anti-corruzione. Non mi spiego a questo punto come sia possibile che ogni giorno emergano casi di infrazioni, alcuni dei quali macroscopici (mafia capitale, per dire).

E comunque il voto di scambio di Renzi e De Luca (voti in cambio di 80 euro e fritture di pesce), in che senso non si delinea come corruzione?