Prospettive Musicali del 9 settembre 2012

1) TERJE RYPDAL
Midnite
da Odissey
ECM

2) TERJE RYPDAL
The golden eye
da Unfinished highballs
ECM

3) JAN GARBAREK
Sart
da Sart
ECM

4) JAN GARBAREK
Dansere
da Dansere
ECM.

Ascolta il podcast.


Prospettive Musicali, settimanale di altre musiche di Radio Popolare, va in onda tutte le domeniche alle 22.35 in FM 107.600 e sul web.

Commenti

laura a. ha detto…
tutto molto bello, specie il primo...
stavo studiando, era l'ideale! alla prossima (vedi che FB a qualcosa serve?)
Fabio ha detto…
Proprio oggi in Facebook ho letto un post che ne rappresenta una profonda critica. Un corto circuito in pratica, come se l'unico medium per criticare le dinamiche di Facebook sia, appunto Facebook.

Il post (del mio amico Enrico) diceva:

"E’ vero, nel nostro tempo troppo pieno e frammentato non trovano spazio la riflessione ed il progetto.
Viviamo imprigionati in un eterno presente, in un’urgenza immotivata e nevrotica, che esclude l’orizzonte ampio e meditato di una reale affermazione di noi stessi.
Attraversiamo i giorni in balia degli eventi, imprigionati nei nostri ruoli, chiusi al mondo e agli altri.
I pensieri si fanno brevi e sconnessi, le parole veloci ed approssimative, il nostro tempo polverizzato non riesce ad essere fondamento per la costruzione della nostra vita.
Bisogna cambiare rotta. Dobbiamo riprenderci i pensieri, le parole, l’esperienza.
E dobbiamo riscoprire la gioia di condividere".

Contento che il programma ti sia piaciuto Laura: l'idea era quella di generare un piacevole sottofondo per tutto quello che rimandiamo fino alla domenica sera.
laura a. ha detto…
Giusto l'invito di Enrico.
L'uso dei mezzi sta a noi.
NƩ apocalittici nƩ integrati.
Fabio ha detto…
Approfittando della naturale segmentazione che si genera magari: quello che scrivo qui so che lo legge chi sta cercando qualcosa, attivamente. Quello che scrivo la' so che lo leggono tutti, passivamente perche' non l'hanno cercato: gli arriva, volenti o no. E se ci pensi c'e' una bella differenza.

Poi non so, a me scrivere in Facebook sembra sempre di disturbare.
laura a. ha detto…
piĆ¹ che la modalitĆ  attiva o passiva io vedo la selezione o la contaminazione, e mi sembrano entrambe importanti.
Ora smetto di monopolizzarti il post :)
Fabio ha detto…
E' un discorso interessante, e ormai questo post e' nostro :)

Facebook e' un luogo terribilmente affollato e rumoroso, per il quale ho una tolleranza molto limitata. Riesco a passarci dentro 2 o 3 minuti, poi me ne devo staccare, sopraffatto da quella cacofonia nella quale si finisce per non distinguere piu' nulla. Nietzsche si alterna con foto in ciabatte, la segnalazione di un saggio di Baudrillard con un goal della Juventus, un video dei Joy Division con una torta fatta in casa, e cosi' all'infinito, in un urlo continuo.

Si puo' provare a contaminare quella contaminazione continua, ma l'effetto non dura piu' di pochi secondi.

Piu' che contaminare, finisco per sentirmi molto contaminato. Reso passivo. Annullato.
Fabio ha detto…
Ieri sera ero al compleanno dell'ex direttore della radio e parlavo con un comune amico, un professore universitario simpatico. Lui dice che apre Facebook ogni sera, e si limita a leggere quello che gli altri hanno postato. Cosi', diceva, sono sempre informato di quello che i miei conoscenti fanno, di dove sono, ecc.

Mi sembra un uso interessante, e forse iniziero' a fare altrettanto.

Quello che mi imbarazza e' scrivere, a pensarci. Mi sembra di iniziare una discussione quando ce ne sono gia' in corso piu' che a sufficienza.
laura a. ha detto…
all'inizio a me faceva l'effetto di tuffarmi in acque sconosciute...poi ho preso l'abitudine e ha iniziato a venirmi naturale.
Fabio ha detto…
Dopodiche' Laura, nei confronti di Facebook ho esattamente le stesse reazioni di quando mi trovo in un posto affollato, di una cena con piu' di 3 partecipanti, ecc.

Da questo punto di vista, a differenza degli altri social network trovo Facebook un luogo molto fisico.

Ieri peraltro, non ricordo piu' chi, al festival di filosofia di Carpi qualcuno sosteneva che si sta passando da relazioni face to face a relazioni face to Facebook. Lo sosteneva con una certa preoccupazione, sottolineando la grossa diversita' tra comunita' e community online.