"The fallen idol" di Carol Reed mi ha messo davvero molto disagio.

La storia del bambino Phillipe che osserva la complessita' del mondo adulto rimanendone disorientato, perdendo la capacita' di comprendere il confine tra finzione e realta', tra sentimenti e convenzioni, tra segreti e bugie, mi ha fatto molto pensare.

E' la complessita' inutile a farmi pensare, le recite per convenienza, quelle che subiamo e quelle che mettiamo in atto.

In questo momento vorrei tanto essere fuori di qui, e invece ci sono invischiato.

Le ali sono pesanti, non riesco a volare via, ed e' tutto quello che vorrei.

Commenti

sonia ha detto…
Un post questo che "grida aiuto" aiuto interiore:la voglia di evadere, di volare via, di sentirti libero!
O mi sbaglio?

Posso capire questo tuo stato d'animo, se mai si tratta di quanto ho recepito dalle ue parole.
Ma a oggi mi sento talmente libera io che non riesco a senire ciò che provi t in questo momento!

Vorrei aiutarti e dirti parole confortevoli, consigli, ma veramente in questa fase della mia vita, credo che ti darei solo consigli scemi o sbagliati!

Mi sto gustando talmente bene questa fase, che sicuramente non durerà in eterno, perché sicuramente il ciclo che stai vivendo tu in questo momento, probabilemnete lo vivrò io fra qualche tempo, ma ora ne approfitto per gustarmi questo.

L'unica cosa che ti posso dire...visualizza il periodo estivo, di libertà e di tranquillità vissuto durante le tue vacanze...chissà mai che tu da li possa prendere spunto!

Bello il film, è un genere che adoro...ma di che hanno é?

Domani passo a salutarti...riparto ancora.
lophelia ha detto…
Non conosco questo film, dev'essere molto interessante. Chiederò a mia madre che ha qualche centinaio di videocassette, ma in Italia si sarà visto?

Le ali diventano pesanti quando c'è troppa roba incrostata sopra ed è inevitabile che succeda, vivendo. Mi piace però pensare che si possa riuscire di volta in volta a ripulirle, anche se il lavoro è certosino e per farlo bisogna sporcarsi molto.
In fondo le tre fasi del processo alchemico dal nero putrido alla chiarificazione e poi al rosso dell'oro sono cicliche, si rinnovano continuamente.
Unknown ha detto…
se ci riferiamo al nostro piccolo mondo di medio-piccoli borghesi: la liberta' e' una scelta!
Fabio ha detto…
Sonia -

Grazie di cuore per le tue parole, spero di non averti intristito troppo. E' solo che non ho assolutamente voglia di andare a Chicago, che per me rappresenta dovere per forza di cose passare 5 giorni di incontri senza tregua: vedere clienti, capi, capi dei capi dei capi, presentare cose tipo saggio scolastico e, quel che detesto maggiormente, partecipare a cene di lavoro. Fatemi fare tutto, fatemi lavorare per 24 ore senza mangiare dormire e andare al bagno, ma non fatemi partecipare a una cena di lavoro, sono allergico. Da qui il post: ora si capisce un po' meglio? Pero' sono al tempo stesso contento di essere cosi', di essermi salvato l'anima: ammaccata, dolorante, ma ancora viva. Il giorno che prima di partire per Chicago non grido "aiuto" sul blog, quel giorno iniziate a preoccuparvi seriamente... L'unica nota positivissima questa volta e' che forse riusciro' a conoscere Pib.(Dimenticavo: il film e' del 1948).

Lophelia e Myriam -

Hanno chiamato il mio volo, vi rispondo da Chicago.
sonia ha detto…
Ma fabio, ti piacerebbe che mi rattristi?!';O)

Bhe se ci proprio tieni potrei anche provarci!;o)

Grazie per avermi detto l'anno del film, e a questo punto allora Buon Viaggio...e spaccali tutti quei mostriciattoli!

Salutaci PIB!
Unknown ha detto…
d'accordissimo per spostamenti per lavoro..e' una palla..L'unica mia nota positiva di Dallas e' che sono andata da Bill's a fare caccia di dischi, uno dei piu' grandi negozi indipendenti americani
lophelia ha detto…
Ok, ho esagerato ad interpretare la natura del peso, me l'ero immaginato subito dopo aver postato, mi sono fatta afa. Meglio così!
Byron ha detto…
Visto che siamo in argomento USA: mi consigliereste negozi di musica indie rock e/o jazz, e un buon jazz/blues club che non mi costi an arm and a leg a New York? Stiamo organizzando il mio compleanno lì questo fine settimana, e le varie guide turistiche mi inondando di informazioni di cui non fido eccessivamente...
Byron ha detto…
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Anonimo ha detto…
Il migliore negozio indipendente di dischi del mondo si trova a New York. Si chiama Other Music. Controlla il loro sito www.othermusic.com per indirizzo e orari di apertura. Il loro mail order e' eccellente: da New York a Londra (dove abito) massimo una settimana. Buona visita!
Unknown ha detto…
Marco, e' lo stesso che c'e' nel film "High Fidelity"?
Unknown ha detto…
no no...il migliore del mondo si trova a Dallas "Bill's". Bill e' un grande amicone di Ben Harper. Ci hanno appena fatto un film ;)
Byron ha detto…
Grazie Marco, sicuramente ci passo tra venerdì e lunedì e ti racconto.

Myriam - High Fidelity il film è ambientato a Chicago mentre il libro a Londra; grazie comunque per Bill's, ma siccome sono a Washington DC per due mesi, Dallas non mi è proprio dietro l'angolo ;-)
Fabio ha detto…
Eccomi a Chicago, in una training room tristissima.

Lophelia -

Beh insomma, la natura del peso non e' indifferente. Un po' di blues a me Chicago lo evoca ogni volta. Non ho avuto un istante per me da quando sono atterrato qui, ed e' una cosa che non sopporto. Oggi pero' sono scappato e sono sceso a Rock Records (negozio maleodorante che pero' ha tutto) e ho trovato un remaster abbastanza raro del primo album della Band. E nella camera d'albergo dove sto c'e' un lettore pronto ad accogliere me e la Band stasera.

Myriam -

"High Fidelity" e' stato girato qui a Reckless Records mi pare (non so se quello di Damen & Milwaukee o quello sulla Broadway, sono pressoche' identici).

Sonia -

No dai non intristirti. I mostriciattoli sono sotto controllo e Venerdi' alle 5 sono di nuovo un uomo libero. Ma tu dove sei? Mare?

Byron -

Ti ho scritto una mail: per la musica Other Music e il megastore proprio davanti. Per i club Knitting Factory e Tonic. Prendi Time Out New York, e' fatto sicuramente di Time Out London ed e' una lettura indispensabile a NY per sapere dove andare.

Marco -

Mi hai preceduto, grazie.
Unknown ha detto…
ah gia'...mi sono confusa ...infatti il mio amico che e' nel film viveva prima a Chicago e ora a New York...:) ..film molto mediocre..il libro e' una riga piu' carino ma niente di che..