A me post come quello di ieri costano un sacco di energia. Mi domando sempre se faccio bene a scrivere certe cose su di me e non trovo una risposta. Mi spiego meglio, i post di London Calling sono scritti spesso tra un pezzo di conversazione con un collega, due telefonate che mi parlano di due campagne diverse di nessuna delle quali ho piu' che un vago ricordo, una mail urgente alla quale rispondere. Ogni due righe mi devo interrompere. E contemporaneamente non avrei tempo la sera di stare in casa a scrivere. Cosi', se avete gentilmente deciso di visitare il mio blog regolarmente, un po' vi dovete accontentare.

Pero' scrivere cosi' ha i suoi vantaggi (per voi intendo). Per esempio, se scrivessi la sera, con il tempo per pensare lucidamente a quello che leggerete, non scriverei mai il "famigerato terzo paragrafo". C'e' una sorta di automatismo psichico che terrei a freno.

Adesso ci provo, con un bel post minestrina calda che tutti quelli della mia eta' ingurgiteranno direttamente dalla tazza a sonore slinguate, tipo alani dopo una corsa di 5 chilometri (magari con l'acqua gli alani, non con la minestrina), mentre tutti gli altri si ritrarranno schifati e andranno a cercare confessioni eccitanti altrove.

Tutto questa intro senza alcun senso per dire che Robin Guthrie dal vivo fa pieta'. Non che davvero faccia schifo, per carita', lui il suo lavoro lo fa bene e la chitarra riverberata e' proprio la stessa dei dischi dei Cocteau Twins (quelli che per altro giacciono in edizione di vinile nei nostri scaffali senza che la superficie venga sfiorata da una puntina da almeno 15 anni). E' che c'e' un istante preciso, in ogni canzone, nel quale ti aspetti proprio di sentire "quella voce" che esce dalle tenebre a regalare luce a tutto l'esistente fuori e dentro di te. E invece Liz Fraser se ne sta a casa sua bella tranquilla, casomai fa una qualche comparsata insieme ai Massive Attack ma probabilmente al pensiero di suonare sulla musica di Robin le viene l'orticaria.

E tu rimani li' ad aspettarla tutto il tempo e alla fine ti senti un innamorato deluso e quando esci e ti trovi nella folla di Brixton ti viene da cercare un cestino per buttare il mazzo di rose che avevi comprato per l'appuntamento e cercare di togliertela dalla mente.

[Per altro non e' vero che eravamo proprio tutti quarantenni nostalgici. Tipo che io mi sono messo a parlare con due fanciulle ventenni come un nonnetto con la pipa che raccontava loro gli anni '80. E ho pure introdotto in quella circostanza, con un certo doveroso tatto, la discussione che abbiamo fatto Lophelia, Auro, Prema e io a proposito di eta', solo per intuire che a loro di Nizan non frega davvero nulla e che sono felici dei loro 20 anni e non farebbero certo cambio con 30. C'e' da dire che loro i 30 non li hanno ancora vissuti, quindi e' come se noi parlassimo dei 50, possiamo solo immaginare come saranno. Magari saremo felicissimi e non rimpiangeremo affatto gli anni del blog ("Ma ti ricordi quante cavolate scrivevamo? Ma che scemi eravamo a 40 anni?"). Insomma, game over, e comunque noi i 40 li abbiamo superati anche se non li dimostriamo, e a 30 e' difficile che si torni, dico cosi', ve lo ricordo e lo ricordo anche a me].

[Comunque mi hanno detto che anche Robin e' un blogger, e cosi' stamattina sono andato a cercare il suo blog. Che trovate qui].

[Adesso non fatevi davvero l'idea che io vada agli appuntamenti con mazzi di rose pero'. Di solito arrivo pure un po' in ritardo e infatti ho elaborato per l'occasione una frase standard che e' "Scusami, scusami tanto, mi faccio sempre aspettare come una bella donna. E dire che non sono nemmeno un uomo bellissimo". Di solito la persona si mette a ridere e l'incidente e' risolto. L'importante e' ricordarsi che la frase fa ridere solo la prima volta, io sono capace di dimenticarmi se l'ho gia' detta o no].

Commenti

sonia ha detto…
messaggio nel post di ieri:PROPOSTONE!
ciao
Anonimo ha detto…
Beh che dire, io sono d'accordo riguardo ieri sera e sono sicura che un po' tutti i presenti avranno provato la stessa sensazione..

Un saluto dalla fanciulla di ieri!!
Serena
Fabio ha detto…
Sonia -

Grazie per aver lasciato un messaggio anche qui, aspetto il tuo post (domani?).

Serena -

Benvenuta! Non potevi non essere d'accordo infatti, dato che il post e' ispirato a quello che ci siamo detti dopo la prima parte del concerto. Appena ho un minuto vado a vedere il tuo Myspace, cosi' e' la volta che mi appassiono pure a quello (licenziamento assicurato immagino).
sonia ha detto…
ti rispondo con un messaggio in dialtetto ticinese: sperem!!;o)¨
devo affronatre degli esami, e sai com'è... mantenere un blog comunque sia...comporta un certo impegno! (mannaggia a matteo)comunque stasera piû tardi vedrò di studiarmelo bene!le cose belle mi vengono fuori di notte!
lophelia ha detto…
Beh a vent'anni neanch'io avrei mai creduto che il decennio successivo potesse essere molto più divertente!!
La sorte di cui parli nei miei scaffali l'ha in effetti subita Treasure..

Il post di ieri l'ho visto e commentato solo ora per via del famigerato concorso. Ma ci sarebbe tanto da dire, sicuramente ci torneremo sopra.
Fabio ha detto…
Sonia -

Noto inquietanti similitudini tra il dialetto ticinese e quello milaneso. L'accento vostro pero' lo preferisco. Ma parli anche tu come gli annunciatori del telegiornale della Svizzera? Perche' a me quella cadenza piace da pazzi! Mantenere il blog richiede un certo impegno come dici tu, ma e' un impegno piacevole: si scoprono affinita' con un sacco di persone e ci si affeziona.

Lophelia -

Alla fine pero', se posso dirlo, l'unico disco fondamentale dei Cocteau Twins e' "Heaven or Las Vegas". E' l'unico che riascolterei volentieri. Treasure non so nemmeno se l'ho a dire il vero, se c'e' e' ancora nella mia cameretta tra simili balocchi (The The, Bauhaus, ecc). Per il concorso sono sicuro che e' andato bene. O comunque e' andato come tu vuoi sia andato. Perche' per quel poco che ti conosco (come analista, ovvio) non sono mica convinto che tu lo voglia passare il concorso. Poi non e' che se vinci il concorso e cambi lavoro non scrivi piu' su Fotosensibile eh. Perche' io sono uno che si preoccupa in anticipo.
lophelia ha detto…
Se è andato bene o male non lo so, so solo che non vedevo l'ora che passasse per pensare a cosa scrivere sul blog!!
i bauhaus insieme ai the the non li capisco, però.
sonia ha detto…
ciao fabio, se c'è qualcosa nel post che non va, fammelo sapere modifico senza problemi, o al massimo intervieni...vedi tu!
ok?!? io ovviamente l'ho fatto di testa mia...qui nella blogsfera a volte è facile fraintendersi.
ciao notte
Anonimo ha detto…
è vero ! è da tantissimo tempo che non ascolto un disco dei Cocteau Twins e li ho quasi tutti quelli usciti su 4AD Quando ho traslocato a Dicembre li avevo messi nella pila di quelli da vendere ,poi dopo,non me la sono sentita e li ho tenuti .
A volte mi piace fare dei tuffi nel passato ma mi sa che i loro dischi non li ascolterò ancora x molto tempo .
Erano deprimenti .
Fabio ha detto…
Lophelia -

Bauhaus e The The hanno inciso strepitosi singoli e album buoni ma non eccellenti. Cerca di ascoltare la versione su 12 pollici di "Bela Lugosi's dead" e di "Uncertain smile". Per ragioni diverse. "Bela Lugosi's dead" ha un basso che e' come scavasse buchi nell'anima, mentre "Uncertain smile" e' pura elevazione, distende ogni cellula.

Sonia -

Sono intervenuto poco fa. Sono felice di averti potuto passare la palla, perche' sono sicuramente meno bravo di te a parlare di certe cose e a gestire una discussione cosi' complessa. La seguiro' con interesse pero'. Grazie per i complimenti. figlioletta prediletta!

Prema -

Non erano poi *cosi'* deprimenti. Meno di This Mortal Coil per dire. Avevano comunque qualcosa di arioso, non ti schiacciavano a terra (tipo Malaria, X-Mal Deutschland, Sisters of Mercy, Christian Death. Quelli si' che erano deprimenti).
Anonimo ha detto…
Fabio, ascoltavo Cristian Death (in particolare il primo con Rick Agnew alla chitarra)X-Mal Deutschland, Sisters of Mercy,This Mortal Coil e pure Bauhaus,Sex Gang Children etc..
ma non mi deprimevano ,i Cocteau Twins si , come pure mi deprimevano i Dead Can Dance .
comunque è roba che ho tenuto,mi sono disfatto dei Death In June
4 album venduti al miglior offerente
il tipo che li ha comperati mi hanno detto che era contentissimo
ma che gente c'è in giro e perchè io ho comperato dischi cosi di merda?
Anonimo ha detto…
Ecco Fabio, sono d'accordo con Prema, anch'io ascoltavo tutti quelli da lui nominati e non mi sembravano deprimenti, e neppure Dead Can Dance o Cocteau Twins... però, come Lophelia, li ho lasciati tutti nella mia cameretta. Mi sono portata dietro solo Nick Cave, dove vado io, viene anche lui... Ciao
Fabio ha detto…
Prema -

Io non sono d'accordo che fossero cosi' male. Non tutti almeno, farei delle distinzioni, non accosterei i Bauhaus ai copioni Sex Gang Children. I Death In June erano per altro pietosi, un successo avere venduto 4 sole simili!

Manu -

Ti dico solo che quando Nick Cave ha suonato qui a Londra c'erano i miei genitori in visita. Pur di non perderlo, ho preso 2 biglietti anche per loro, e ho visto Nick seduto tra mamma e papa'!
Anonimo ha detto…
Grande Fabio! Ma a loro è piaciuto? :o) Mia mamma non è mai riuscito a sopportarlo, ma è anche vero che ai tempi ascoltavo spesso "The birthday party", un po' più ostici... ;o)
Fabio ha detto…
Non hanno commentato. Prima di lui pensa che ha suonato David Thomas (dei Pere Ubu). Mio padre era divertito, mia madre allibita.