9 pounds spesi bene e altre considerazioni freeform su un fine settimana senza nuvole



[Comunicazione di servizio a chi ha provato a telefonare o mandare SMS oggi: il mio telefono e' morto e ho prestato il caricabatterie a un collega che non ho idea di dove l'abbia messo. Quindi non aspettate risposte fino a domattina almeno].

Fine settimana senza una nuvola, da queste parti. Tra il Sole e il cloro della piscina sento la superficie del mio viso che mi chiede a gran voce una tonnellata di questa cosa qui. Proprio non ho resistito a un cielo cotanto azzurro e ai raggi diretti e caldi e ho pranzato in terrazzo (zuppa di asparagi bollente e il maglione che vedete, comprato ieri, 9 pounds nei saldi, a contrastare la temperatura dell'aria), prima di fare una bella camminata a Holland Park (con tappa per un bel te' a Notting Hill). La mia amica Sinead e io a fare congetture su quello che e' il numero perfetto di telefonate quando la propria other half sta un bel po' lontana da questa isola, al di la' della Manica.

Se avessi scelto oggi un frammento di "Tutti i figli di Dio danzano" sarebbe stato:

"Quando muoveva il corpo a tempo di musica, dimentico di tutto, aveva la forte sensazione che il ritmo naturale dentro di lui entrasse in sintonia e si fondesse con il ritmo naturale del mondo. Gli pareva che il flusso e riflusso delle maree, il vento che danzava nei campi, il movimento delle stelle, tutte queste cose, non potessero non essere in qualche modo in rapporto con lui".

Oppure questo:

"Il nostro cuore non e' fatto di pietra. La pietra a un certo punto puo' andare in frantumi, sbriciolarsi, perdere ogni forma. Ma il cuore non puo' andare in frantumi. E questa cosa senza forma che ci portiamo dentro, buona o cattiva che sia, possiamo trasmetterla gli uni agli altri senza limiti".

[A volte pero' un po' sembra che sia andato in frantumi, non capita anche a voi? Ecco, in questo momento viene in mente la lacerante "I'm going to stop pretending that I didn't break your heart" degli Eels al blogger che state leggendo].

Pero', insomma, va un po' meglio.

Commenti

Unknown ha detto…
heila' ha nevicato anche a Canterbury che sta a 50 miglia da Londra..E' vero che a Londra Sabato c'era un sole bellissimo ma anche un freddo cane..Il cuore in frantumi? Si basta che qualcuno ti spari li..e "bum" parte in tutte le direzioni :) ..erhm..Bel maglione! Anche tu stai seguendo la moda di Evo Morales?
Anonimo ha detto…
I'm gonna tell you what you need to hear
And i'm a little too late
By three or four years
And it may not make much sense
Now that we are apart
But i'm going to stop pretending
That i didn't break your heart..

You see i never thought enough of myself
To realize that losing me could mean
Something like the tears in your eyes
And i want to tell you i'm sorry
And it's too late to start
But i'm going to stop pretending
That i didn't break your heart

And it's christmas eve
Years down the line
Sitting here wishing i'd treated you better
When you were mine
And i have no way of knowing where you are
But i'm going to stop pretending
That i didn't break your heart

I didn't mean to hurt you
I didn't know what i was doing
But i know what i have done



lacerante... molto adatto.
Fabio ha detto…
Cassandra -

Gia', l'effetto combinato del vento e del Sole che lo scorso fine settimana era davvero diretto. Cielo azzurro, aria frizzante, ero sul mio terrazzo e mi sembrava di essere a Cervinia! Beh adesso esagero e mi sa pure che hanno esagerato un po' col cloro in piscina, c'era un odore fortissimo (credo che pure quello abbia fatto la sua parte). Pero' un po' di "Face Protector" del Body Shop e voila', come nuovo.

Myriam -

Immagino tu stia parlando di spari metaforici. Gia' Sabato mi hanno detto che con il maglione nuovo sembro (sic) un "montagnino", mo' mi dai del trafficante sudamericano, ma che pretendete di comprare con 9 pounds?

Anonymous -

Il modo con il quale Mark Everett dice "It's Christmas eve" lacera davvero l'anima. Te lo immagini solo a rimuginare il suo passato mentre tutti corrono e festeggiano. Devastanti gli Eels a volte.
Anonimo ha detto…
Morales non ĆØ un trafficante, ĆØ il presidente della Bolivia, che appena eletto per prima cosa ha dimezzato il suo stipendio e va agli incontri ufficiali coi capi di stato con addosso un maglione simile al tuo...


comunque, per tornare alle tue parole finali, spero sia tutto a posto, e che tu stia bene.

raffaella
Unknown ha detto…
http://www.greenleft.org.au/back/2002/501/501p16b.htm
erhm..dai non si puo' parlare di Evo Morales come di un trafficante colombino..
Molto istruttivo il commento che ha fatto sul dominio degli aiuti americani.." se perdiamo gli aiuti Americani non e' per noi un problema visto che stiamo prendendo accordi con il governo Cinese"..tra 20 anni la geo-politica della terra sara' di certo cambiata.
Unknown ha detto…
http://www.greenleft.org.au/back
/2002/501/501p16b.htm
per qualche info in piu' su Morales..il commento sul maglione viene da un articolo letto sull'Observer settimana scorsa, sul maglione di rappresentanza di Morales e dove poter comprare il "look alla Morales"..come a volte l'Observer cade in basso :(
Fabio ha detto…
Grazie per i link a Green Left. Spesso i vostri commenti rendono cosi' bello questo blog, e questo e' uno splendido esempio. Mi piace molto questo scambio. La mia battuta (infelice, lo ammetto) nasce dalla difesa fatta da Morales, della coltivazione della coca (un fatto questo usato dalla schifosa propaganda americana), ma concordo con voi naturalmente. Si e' dimezzato lo stipendio, per la precisione, per contribuire alla spesa in istruzione (http://www.guardian.co.uk/international/story/0,,1696785,00.html). Letta anch'io la notizia sul Guardian a proposito dei suoi maglioni, in vendita a 4.40 pounds. E io che credevo di avere fatto un affare, accipicchia.
Unknown ha detto…
Da Green Left..su Evo Morales

"Long before coca was used to make cocaine, the indigenous people of the Andean region, the Aymara and Quechua, chewed coca leaves as a dietary supplement. The consumption of coca leaves and tea is part of daily life for Bolivia's peasants, miners and workers. The US-led “Plan Dignidad” (dignity plan), which seeks to reduce coca production to zero, is seen by them as an attack on the peasant's livelihoods and the indigenous people's way of life. This US-financed plan involves US military advisers on the ground ordering Bolivian soldiers to attack, kill and displace peasants with US-made weapons. This has led to resistance among the peasants, with several self-defence groups being formed. In 2001, for the first time since coca eradication began, more police and soldiers were killed than peasants.
Morales has publicly declared that he not only supports the peasants' right to self-defence but is participating in the organisation of these popular self-defence groups with the aim of forming a people's army"... aggiungo "ma che ci fanno gli Americani li, se non li vogliono?"
Fabio ha detto…
Alcuni anni fa, nel corso di un trekking in Bolivia, visitai le miniere di Potosi'. La strada che porta alle miniere e' disseminata di negozi e banchi che vendono esplosivo e foglie di coca. I minatori, spesso giovanissimi, devono procurarsi i loro mezzi di produzione (leggi: tritolo) e per sopravvivere alla fatica fanno dei grossi boli di foglie di coca che masticano in continuazione. Insomma, ho visto come e per cosa la coca viene usata da quelle parti, mica tipo Lapo Elkann o Kate Moss. E il mate de coca e' molto buono, come pure quello di chachacuma, che e' molto piu' forte e cura il mal di testa da altitudine. E gia', che ci fanno gli Americani li' (e in Iraq, e in Afghanistan, ecc. ecc.) se nessuno li vuole (tranne padroni terrieri, petrolieri, ecc.)?
Unknown ha detto…
ho ancora la cartolina che mi spedisti da li.. :)