Venerdi' 11 Febbraio 2005

Stanotte tra un sogno e l'altro ho scritto qualcosa nel mio moleskine. Stamattina l'ho ritrovato:

"Penso sempre piu' spesso che tutto quello di cui ho bisogno un giorno l'ho avuto, e l'ho lasciato scivolare come sabbia tra le dita.

Il mondo emozionante che avevamo inventato e che sarebbe potuto essere nostro per sempre.

Ne ho bisogno
ne ho bisogno".

***

Ero al telefono poco fa con Francesco Adinolfi (il mio caporedattore al Manifesto) che mi diceva quanto il Guardian sia per lui un quotidiano straordinario, e mi e' venuto in mente che oggi non abbiamo dato un'occhiata ai dischi preferiti dei supplementi culturali del Venerdi', un appuntamento fisso nel mio blog. Rimediamo subito. Il Guardian guarda al passato e mette come disco della settimana una raccolta di singoli Motown 1959-61. L'Independent invece preferisce il disco nuovo di Josh Rouse (che a me non piace molto, ma del quale parlano benissimo tutti in questo periodo in Inghilterra). Molto bella la copertina, che ricorda la grafica dei vecchi LP Blue Note.

***



Alla fine di una giornata come oggi ci vuole proprio un disco come questo. Blues suonato come lo avrebbero fatto i Velvet Underground il giorno che incisero “White light/ white heat”. Ricordi dei Gun Club, soprattutto quelli di “Miami”. Devendra Banhart che ascolta Tim Buckley e prova a cantare come lui. Rumore sferragliante di treni merci. Vento tra i capelli. Jack London e Jack Kerouac. Terra e polvere. Blues acido e minaccioso. Una cover acustica di “Rex’s blues” di Townes Van Zandt. E poi “Per favore stai attenta quando sarai a New Orleans”, con tutta quell’elettricita’. Lui che assomiglia a Syd Barrett o a Marc Bolan o a tutti e due. Ha 23 anni e arriva da New York. Vero nome Guy Blakeslee. Si fa chiamare Entrance. Il suo secondo album si intitola “Wandering stranger” ed e’ stato pubblicato questa settimana qui in Inghilterra da una minuscola etichetta del Suffolk che si chiama Sketchbook. Prossimamente a Prospettive Musicali.

http://www.pitchforkmedia.com/record-reviews/e/entrance/wandering-stranger.shtml

Commenti

Unknown ha detto…
Parlando di recensioni, Blow Up di Gennaio da la copertina a Antony and the Jonsons..penso che tu Fabio lo conosca gia'..ma se non dovessi averlo gia'scoperto devi assolutamente ascoltarlo!!!! E' un MUST! Ti ho detto che lavoro nella citta' di Tracey Emin? :)
Fabio ha detto…
No e soprattutto non mi hai detto che lavori! Che cosa fai di bello? Ti e' servita la mia referenza? Di Antony ho gia' parlato nel blog:
http://fabiocalling.blogspot.com/2004/12/giovedi-23-dicembre-2004-antony-and.html#comments.

A proposito di Tracey Emin, mi e' capitata tra le mani la foto che mi hai fatto alla sua festa allo Sketch l'anno scorso. Prima o poi la pubblichero' nel blog.