Sabato 18 Dicembre 2004: Frith Street

In Frith Street, nel cuore di Soho, c’e’ una piccola galleria d’arte (che si chiama semplicemente Frith Street Gallery) con una programmazione di mostre davvero ottima. La galleria ha uno dei pavimenti di legno grezzo piu’ belli che io abbia mai visto, molto irregolare e scricchiolante, ed ha 5 piccole sale distribuite su due piani (pian terreno e sotterraneo).

In questo periodo ospita 13 opere di Marlene Dumas, pittrice sudafricana che ora vive e lavora ad Amsterdam. Oggi pomeriggio passavo da quelle parti, avevo un po’ di tempo e ho deciso di entrare. Ci sono soprattutto tre lavori che mi hanno colpito: “The kiss”, “Lucy” (ispirato da Caravaggio) e “Stern” (ispirato da Richter). Colpito non e’ abbastanza, perche’ sono tele che lasciano senza fiato. Due di loro (“Lucy” e “Stern”) sono in una piccola sala sotterranea, un’ambientazione che aggiunge un senso di claustrofobia a quello che vediamo. Sono ritratti molto forti, estremamente inquietanti, di volti femminili. Il tema, l’abbandono, e’ giocato con grande ambiguita’: i soggetti sono ritratti in uno stato che potrebbe essere estasi, piacere, ma anche morte. Sono rimasto come rapito da queste tele, assorbito dentro di esse. Sono opere che anziche’ “raccontare una storia” suggeriscono diverse possibilita’, situazioni differenti, e comunque forti. Evocano stati d’animo contrapposti. Si prendono gioco delle nostre emozioni, estremizzandole.

La mostra resta aperta ancora qualche giorno, fino a Giovedi’ 23. Nel nuovo anno sara’ possibile vedere altri lavori di Marlene Dumas alla Saatchi e alla Hayward, ma la sua serie migliore credo siano questi indimenticabili ritratti femminili.

http://www.frithstreetgallery.com/dumas.html

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